
Nei primi tre mesi del 2025, a Mirafiori si è registrata la produzione di 9.860 automobili, contro le 12.680 dell’anno precedente (-22,2%). Il volume totale della struttura industriale torinese ammontava a circa 9.790 veicoli, principalmente costituiti dalla Fiat 500elettrica, mentre i rimanenti 70 esemplari provenivano dai modelli Maserati, un numero nettamente inferiore alle oltre 10.000 unità degli anni più prolifici per quest'ultime. Questi dati sono contenuti nel rapporto fornito dal sindacato FIM CISL e presentato a Torino dal suo segretario generale Ferdinando Uliano. Secondo quanto evidenziato da questi ultimi, ci sarebbe stata una forte riduzione che segue lo stop nell'assemblaggio delle varianti interne alla gamma Maserati come Ghibli, Quattroporte e Levante nel corso del 2024. Inoltre, neanche gli altri modelli della marca, inclusi quelli completamente elettrificati come GT ed GC, hanno raggiunto i livelli previsti nei piani aziendali.
Tutti stiamo aspettando Il lancio dell'ibrido 500M, programmato per novembre 2025, dovrebbe permettere un aumento delle vendite e speriamo anche una crescita nell’occupazione». Secondo Uliano, invece, è preoccupante «la rinuncia alla messa in produzione del nuovo Quattroporte completamente elettrico da parte di Maserati, originariamente fissata per il 2025 ma ora posticipata al 2028», mentre sul SUV progettato per sostituire il Levante nessuna informazioni recenti ci sono state fornite. Sono stati commessi gravi errori nel campo di Maserati; pertanto, è fondamentale che Stellantis riveli e stabilisca i piani futuri riguardanti questo marchio, sia in termini di modelli che di quantità prodotte. È essenziale mantenere attiva la linea di assemblaggio Mirafiori per le vetture Maserati, assicurandosi così di raggiungere gli standard di lusso prefissati dal gruppo automobilistico nei suoi primi programmi d'intento.