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Il Gruppo Volkswagen, che si colloca come seconda azienda produttrice a livello globale dopo Toyota, ha effettuato consegne per circa 2,13 milioni di veicoli tra gennaio e marzo, segnando così un lieve aumento dello 0,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Secondo quanto riportato nel bollettino stampa, le vendite delle auto del gruppo VW sono rimaste comunque inferiori ai valori ottenuti nello stesso trimestre del 2024 proprio nella regione cinese. Tuttavia, l'aumento nelle vendite in Europa ed America ha compensato questa tendenza negativa permettendo al conglomerato di raggiungere dei risultati complessivamente soddisfacenti sul piano internazionale.

In Cina, il principale mercato per la Volkswagen è quello di maggior dimensione. (Nel gruppo che include dieci marchi come VW, Audi, Porsche, Seat e Škoda), si sono registrate delle vendite per 644.100 veicoli, segnando una diminuzione dello 7,1% rispetto al periodo precedente, attribuita alla "fortissima concorrenza" secondoché riportava la dichiarazione ufficiale. Il declino è stato notevole soprattutto nell’ambito dei veicoli elettrici, dove ci è stata una riduzione dell'37%, arrivando a contare solo 25.900 unità; questo settore era guidato da BYD, azienda leader proveniente dalla Cina. Nel campo degli autoveicolie ibridi ed elettrificati, le vendite in Europa sono state quasi triplicate, raggiungendo l'impressionante quota di 158.100 veicoli (+113%) grazie ai contributi principalmente forniti dalle versioni ID del brand VW, mentre gli scambi nei Paesi Uniti hanno subìto una contrazione pari al 50%, stabilendosi su base anulare sui 19.900 esemplari (+51%). Come specificò nel bollettino Marco Schubert, componente attivo del consiglio d'amministrazione della Volkswagen: “In generale, i profitti ottenuti sia nelle Americhe meridionali che nordiche, nonché in Europa, hanno superato largamente quello che sarebbe potuta essere una perdita preventivata qui in Cina”.

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