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L'inclusività, la tenacia e l'abilità costituiscono i pilastri sulla cui base sorge la trasformazione della Mazda nel settore delle corse automobilistiche femminili. Questo ambiente, generalmente controllato dai maschi, è in procinto di subire una riformulazione grazie allo zelo mostrato dalla marca nipponica, impegnata ad eliminare gli ostacoli legati al genere e a promuovere il valore indipendentemente da qualsiasi pregiudizio.

Il cammino verso l'uguaglianza tra i sessi è tuttavia ancora esteso; nondimeno, Mazda ha optato per una spinta importante con lo sviluppo del progetto. Mazda Spirit Racing Avviato nel 2021, questo sottocategoria mira allo sviluppo dei giovani talents femminili, costruendo un ambiente accogliente che valorizza sia le competenze tecniche che la passione per il guidare come elementi centrali. Una rappresentazione concreta di tale visione è costituita dalla famosa Mazda MX-5 È una leggenda nell'automobilismo, con più di 1,1 milioni di esemplari venduti nel corso dei suoi 35 anni di vita. Questo roadster, simbolo della filosofia Jinba Ittai che unisce il conducente al veicolo in modo inseparabile, offre l'opportunità perfetta per chi ambisce a diventare una pilota.

Una dimostrazione significativa di tale dedizione si vede nell'esempio di Federica Levy Ha avviato la sua carriera alla tenera età di 18 anni guidando una MX-5 ND munita di un motore 2.0 da 184 cavalli. "La MX-5 mi ha mostrato l'importanza dell'intuizione mentre si guida," spiega Levy, attualmente coinvolta nel Campionato Italiano GT Endurance. Il suo viaggio evidenzia come un'autovettura concepita principalmente per godersi la conduzione possa fungere da ambiente d'apprendimento cruciale per le stelle del rally future.

Il movimento rosa di Mazda non conosce limiti territoriali, nemmeno verso i Paesi Bassi dove la Dutch MX-5 Cup ospita promettenti atleti come Romy de Groote e Lisette Grinwis. Quest'ultima, ancora adolescente, ha transitato dalla corsa su kart alla competizione automobilistica; al contrario, Grinwis, coinvolta nella gara fin dall'anno 2020, mostra notevoli doti nell'integrare studi ed impegno agonistico. Sul continente americano, infine, spiccano sullo sfondo locale due figure femminili: Heather Hadley e Sally Mott. Hadley, insignita del premio Women in Motorsport Scholarship da parte di Mazda, rappresenta un caso d'esito positivo quando la dedizione personale supera eventualmente carenze di formazione ereditate dai genitori all’interno dello sport motoristico. Da parte sua, Mott simboleggia il coraggio tipicamente associato ai più giovani che ambiscono ad eccellenza: "Noi siamo qui per dominare, non semplicemente perché ci reputino abbastanza capaci."

Il progetto di Mazda spicca per la vastità dei suoi programmi, comprendenti borse di studio, tutoraggi e assistenza tecnica. Piloti altamente rispettati a livello globale, come Abbie Eaton e Katherine Legge, agiscono da esempi incitanti, spronando le giovani donne in ogni angolo del pianeta ad avventurarsi nei loro obiettivi sul circuito. Lo scopo finale è quello di generare una società dove il merito personale, anziché il sesso, divenga lo standard riconosciuto.

Questo modo di vedere le cose rispecchia esattamente l'anima della filosofia "Challenger" di Mazda, la quale va oltre semplicemente sostenere una rivoluzione: essa ne fa parte attivamente. Attraverso un metodo aperto e basato sul merito, questa marca nipponica sta ridefinendo i parametri dello sport automobilistico femminile, trasformatolo in uno spazio di possibilità universale. Benché ci sia ancora molto da fare, grazie ad azioni simili, il panorama futuribile dell'automotorsport appare sempre più giusto ed entusiasmante.

Leggi l'articolo originale >> Il Mazda MX-5 e la competizione automobilistica per donne

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